Usi, costumi e simboli Forexchange

Usi, costumi e simboli

Dalla monarchia alle abitudini alimentari, dal ruolo della City di Londra nella finanza mondiale alla passione per i parchi, dai taxi neri alle cabine telefoniche rosse, dalle Rolls Royce a Sherlock Holmes: forse nessun’altra nazione può annoverare un patrimonio simbolico tanto esteso, condiviso e duraturo, in grado di contagiare anche le generazioni di immigrati che fanno ormai della Gran Bretagna una nazione multietnica.
La distinzione fra le classi sociali è ancora assai marcata, nonostante una mobilità sociale relativamente elevata, in quanto ha a che fare più con lo stile di vita, l’accento e il comportamento che non la ricchezza o il quartiere in cui si vive.
E per quanto possano profilarsi acque agitate all’orizzonte, se c’è una dote di cui questa piccola e coraggiosa nazione ha dato prova per secoli, è la sua capacità di ripresa (a condizione che si possa bere una buona tazza di tè, naturalmente). Le guerre imperversano, i rischi economici e l’identità nazionale sono problemi aperti, ma una cosa è certa: il Regno Unito ha ancora un lungo futuro davanti a sé.
È peraltro tema di dibattito come si possa definire oggi la Britishness e che cosa significhi oggi essere un Briton.
Per gli stranieri è importante tenere a mente che le parole English e British non significano affatto la stessa cosa. Britannico è qualcosa che riguarda, oltre all’Inghilterra, anche Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Per la maggior parte della popolazione, la differenza fra un cittadino britannico e un cittadino inglese è assai vaga (e lo è da secoli), ma, sulla scia del continuo decentramento amministrativo, la vera identità della nazione è oggi al centro di un acceso dibattito. Alcune differenze tra Inghilterra, Galles e Scozia sono evidenti (in particolare l’accento della gente), altre meno. Comprendere le piccole eccentricità di ciascuna nazione è una delle parti più affascinanti di un viaggio in Gran Bretagna. Anche le icone non sempre coincidono.


AFTERNOON TEA
Il tè in Gran Bretagna non è solo una tradizione, ma un vero e proprio culto. Per apprezzarlo al meglio, entrate in un cafe come Huffkins (rinomata sala da tè di Oxford) o in un hotel di campagna che serve l’autentico afternoon tea e potrete gustare un assortimento da gourmet che comprende torte, sandwich e una teiera di tè in foglie da sorseggiare (naturalmente) in tazze di porcellana finissima. In ogni regione ne troverete una versione leggermente diversa.


TRADIZIONI SPORTIVE: CALCIO, RUGBY E CRICKET
Se volete farvi un’idea della cultura britannica, assistete agli eventi sportivi.
Lo sport è una vera passione in Gran Bretagna, sia per chi è semplice spettatore sia per chi lo pratica. Ogni weekend migliaia di persone sostengono la propria squadra preferita e manifestazioni prestigiose come il torneo di Wimbledon tengono la nazione con il fiato sospeso.
Per quanto concerne il calcio, i 20 club migliori del paese, tra cui i più famosi a livello internazionale sono l’Arsenal, il Liverpool e il Manchester United, militano nella Premier League, mentre altre 72 squadre inglesi e gallesi giocano nelle tre divisioni note come Championship, League One e League Two.
Secondo un famoso aforisma, il calcio è uno sport da gentiluomini giocato da bestie, mentre il rugby è uno sport bestiale giocato da gentiluomini. Esistono due versioni del gioco: le partite della Rugby Union che si disputano nell’Inghilterra meridionale, in Galles e in Scozia, e quelle della Rugby League, diffusa nell’Inghilterra settentrionale. Molte regole e tattiche sono simili, ma nella Rugby League le squadre hanno 13 giocatori (per cui il gioco è più rapido), mentre nella Rugby Union ci sono 15 elementi per squadra. Il Galles vanta un legame particolare con il rugby – è considerato lo sport nazionale e per molti gallesi è molto più importante del calcio.
Le radici del cricket affondano nell’Inghilterra sud-orientale e i documenti più antichi che ne parlano risalgono al 1598. Questo sport si diffuse a livello internazionale nell’era delle colonie, quando fu esportato nei paesi del Commonwealth. Ci sono diverse varianti, e le regole e la terminologia del cricket sono piuttosto complesse, ma ciò è dovuto al fatto che per i tifosi non si tratta solo di uno sport, ma di uno stile di vita.

 

Simboli…

…DELL’INGHILTERRA

  • TRE LEONI PLANTAGENETI.
    Lo storico emblema araldico la cui origine è attribuita a Riccardo I Cuordileone è divenuto un emblema dell’Inghilterra noto a tutti, grazie anche alla scelta delle più importanti federazioni sportive inglesi, quella calcistica e di cricket, di adottarlo come simbolo.
  • LA ROSA ROSSA.
    Era lo stemma del casato dei Lancaster (discendenti dai Plantageneti) e oggi è il fiore simbolo dell’Inghilterra (adottato dalla federazione di rugby). I Lancaster erano rivali degli York (che avevano per stemma una rosa bianca) e si affrontarono in un estenuante conflitto per il trono inglese, passato alla storia come Guerra delle due rose.

…DEL GALLES

  • PORRO E NARCISO.
    Sono i simboli nazionali del paese. Secondo la leggenda, il porro consentì ai Britanni di avere la meglio sui Sassoni grazie a un espediente suggerito loro da san Davide (patrono del Galles): aggiungere un porro sull’elmetto per distinguere facilmente gli alleati dai nemici. Pare che lo stesso accorgimento sia stato adottato dai soldati al servizio di Enrico V durante la battaglia di Azincourt nel 1415. Per questo nel giorno di St David si indossano distintivi con i porri. Anche il narciso è diventato simbolo del Galles, per una questione di omonimia: il vocabolo gallese cenhinen indica sia il porro sia il narciso.
  • ALTRE ICONE.
    Essere gallesi oggi significa fondere in sé un amalgama complesso, fatto di legami storici, orgoglio inveterato e spirito celtico. La lingua è un elemento distintivo della cultura gallese. La splendida cantilena melodiosa, disseminata di un insieme incomprensibile di doppie ‘l’ e di sequenze consonantiche, ha rafforzato l’identità del Galles come nazione vera e propria all’interno del Regno Unito. Il governo gallese nato in seguito alla devolution, inoltre, ha senza dubbio contribuito alla causa insistendo sull’importanza del bilinguismo. Anche le montagne rivestono un ruolo cruciale nel paese, come pure la mitologia del drago; ma tre sono le icone di spicco della cultura contemporanea del Galles: la musica, il rugby e i castelli. 

…DELLA SCOZIA

  • CARDO
    Il fiore scelto come simbolo nazionale del paese presenta foglie acuminate e fiori rosa o violacei. Leggenda vuole che un manipolo di soldati scozzesi sia stato salvato da un’imboscata tesa nel cuore della notte dagli invasori vichinghi proprio grazie a questo fiore: pestandolo inavvertitamente, uno degli invasori si punse il piede nudo e lanciò un grido che risvegliò i soldato scozzesi.
    Potrete notare che il cardo compare sulla fascia ufficiale della squadra di rugby così come sul simbolo delle stazioni di polizia e in diversi altri punti.
  • NESSIE E ALTRE CREATURE LEGGENDARIE
    Il folklore delle Highlands è ricco di racconti di strane creature che vivono nei loch e nei fiumi, in particolare il kelpie (cavallo acquatico), che attira i viaggiatori incauti verso un tragico destino.
    L’utilizzo del termine ‘mostro’, tuttavia, ha avuto origine da un articolo apparso sull’Inverness Courier il 2 maggio 1933 intitolato ‘Strano spettacolo al Loch Ness’.
    L’articolo descriveva l’avvistamento di una bizzarra figura da parte di una coppia, i Mackay: “La creatura, con il corpo simile a una balena, si è divertita a rigirarsi e tuffarsi nell’acqua per un minuto, mentre il lago ribolliva”.
    Nel dicembre 1933 il Daily Mail inviò sul posto Marmaduke Wetherall, regista e appassionato di caccia grossa. Nel giro di qualche giorno Wetherall rinvenne orme di ‘rettile’ nel fango della riva (che, si scoprì presto, erano state realizzate con una zampa di ippopotamo impagliata, forse un portaombrelli). Poi, nell’aprile del 1934, comparve la famosa fotografia del ‘mostro dal collo lungo’, scattata da uno stimato ufficiale medico di Harley St, il colonnello Kenneth Wilson. La stampa impazzì e il resto, come si dice, è storia.
    Nel 1994 Christian Spurling, figliastro novantenne di Wetherall, rivelò che la fotografia più celebre di Nessie era in effetti un falso, concepito dal suo patrigno con la collaborazione di Wilson.
  • TARTAN
    Il caratteristico motivo a grossi quadri e linee parzialmente sovrapposti, diventato l’autentico simbolo della Scozia e tradizionalmente associato con il kilt, oggi compare anche su gonne, sciarpe, coperte, cravatte, portachiavi e su un’infinità di altri souvenir. Pare che il motivo del tartan sia antichissimo e risalga addirittura all’epoca romana, ma si preferisce la più romantica versione che lo lega all’arrivo dall’Irlanda dei gaelici, sbarcati in Scozia nel VI secolo. Ciò che è certo è che all’inizio del XVIII secolo il tartan plaid, un lungo scialle di lana con questo disegno, avvolto intorno al corpo e fermato sulla spalla, era diventato l’uniforme ufficiale dei soldati delle Highlands. Dopo la battaglia di Culloden, il Disarming Act del 1746, che mirava a indebolire la solidarietà tra i clan, vietò l’uso dell’abbigliamento tipico delle Highlands.
    Nel XIX secolo il tartan entrò a far parte della cosiddetta ‘Balmorality’, un’opera di sostegno alla cultura scozzese sponsorizzata dalla regina Vittoria. Oggi ogni clan, e anche ogni squadra di calcio, ha uno suo caratteristico tartan (o anche più d’uno), ma pochi di essi risalgono a oltre 150 anni fa.

Questioni legali

Per poter acquistare alcolici e sigarette bisogna avere 18 anni. In genere bisogna aver compiuto 18 anni anche per entrare nei pub e nei bar, ma le regole cambiano se si consuma un pasto. Alcuni bar e locali notturni non ammettono i minori di 21 anni.
Le droghe illegali sono piuttosto diffuse in Inghilterra, soprattutto nei locali notturni. Il possesso di hashish è illegale e anche la detenzione in piccole quantità può comportare una semplice diffida, una multa o l’arresto. Gli spacciatori vanno incontro a pene molto più severe, così come chiunque venga trovato in possesso di altri tipi di stupefacenti.
La guida in stato di ebbrezza è un reato grave.
Sugli autobus e sui treni (compresa la metropolitana di Londra), chi viaggia senza biglietto rischia di essere multato sul posto (solitamente di circa £20).

Festività pubbliche

Soprattutto in Inghilterra e Galles, le Bank Holiday sono festività pubbliche che prevedono la chiusura di banche ed edifici pubblici:

  • Capodanno 1° gennaio.
  • Pasqua marzo/aprile (dal Venerdì Santo al Lunedì di Pasqua compresi).
  • May Day primo lunedì di maggio.
  • Spring Bank Holiday ultimo lunedì di maggio.
  • Summer Bank Holiday ultimo lunedì di agosto.
  • Natale 25 dicembre.
  • Boxing Day (Santo Stefano) 26 dicembre.
  • Se una festività pubblica cade nel weekend, di solito si festeggia il lunedì successivo. 
  • Nei giorni festivi sono chiusi anche alcuni piccoli musei e attrazioni locali, mentre quelli più grandi ne approfittano per fare gli affari migliori. 
  • Se un luogo pubblico chiude la domenica, lo farà probabilmente anche nei giorni festivi. 
  • Praticamente tutto – attrattive turistiche, negozi, banche, uffici – è chiuso il giorno di Natale, mentre i pub sono aperti a pranzo. 
  • A Natale in genere non funzionano nemmeno i trasporti pubblici e il servizio è molto limitato anche a Santo Stefano (Boxing Day).

Vacanze

Di solito, durante le vacanze scolastiche, le strade e le località di villeggiatura sono molto affollate e i prezzi aumentano. Le date esatte variano da un anno all’altro e di regione in regione, ma in genere i periodi sono i seguenti:

  • Vacanze di Pasqua la settimana prima e la settimana dopo Pasqua
  • Vacanze estive dalla terza settimana di luglio alla prima settimana di settembre
  • Vacanze di Natale da metà dicembre alla prima settimana di gennaio

Ci sono anche tre periodi di vacanza di una settimana ‘a metà trimestre’ – di solito alla fine di febbraio (o agli inizi di marzo), alla fine di maggio e alla fine di ottobre.