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Locali, intrattenimenti e vita notturna

In città poi ci sono magnifici ‘garden club’ e i cosiddetti ‘bar in rovine’, che troverete solo a Budapest. Hanno un carattere spiccatamente locale e sono molto frequentati soprattutto nei mesi estivi. I wine bar, dove ci si può dedicare seriamente alla degustazione di vini, oltre che a bevute meno misurate, sono entrati solo di recente nel panorama della vita cittadina, mentre i locali notturni sono, beh… leggendari.
I giovani di Budapest amano spostarsi da un locale all’altro, ma se volete fare come loro sarà meglio aver dietro il numero di una compagnia di taxi (es. City taxi: 0036-1 211 1111, da un telefono locale si compongono solo le ultime 7 cifre).
La capitale offre anche un ampio ventaglio di divertimenti e di occasioni culturali per la sera, che vanno dall’opera lirica agli spettacoli di danza popolare, dalle esibizioni di jazz dal vivo ai film proiettati in sontuose sale cinematografiche, note come di ‘palazzi del cinema’.
Di solito il difficile non è tanto trovare i biglietti per gli spettacoli o riuscire a entrare, quanto decidere che cosa si vuole fare e dove andare.
È possibile prenotare un posto per qualsiasi spettacolo su www.jegymester.hu, www.showtimebudapest.hu e www.kulturinfo.hu.

 

Budapest: i quartieri migliori per la vita notturna

A Pest sono molte le vie dedicate alla vita notturna, dalla super-turistica V Duna korzó lungo il Danubio, con bar piuttosto costosi da cui si godono splendide vedute sul Castello di Buda, all’ombreggiata VI Andrássy út, il posto perfetto per vedere i membri dell’alta società locale ostentare un’aria di indifferenza.
Ma le due zone principali sono VI Liszt Ferenc tér, una piazza di tendenza in cui dovrete sgomitare parecchio per accaparrarvi un posto sotto ai platani, e IX Ráday utca, una via pedonale più tranquilla nel quartiere di Józsefváros, piena di pub, bar, ristoranti e moderni caffè. In forte crescita è V Szent István tér, piazza interdetta al traffico veicolare alle spalle della Basilica di Santo Stefano. Sul lato di Buda, le zone ad alta concentrazione di vita notturna sono decisamente poche: ci sono la Collina del Castello, invero un po’ compìta, e la dispersiva II Széll Kálmán tér.

Pub e bar

I locali in cui si può bere qualcosa a Budapest spaziano dagli Irish pub e dai bar aperti tutta la notte annessi agli ostelli, dove ci si reca al solo scopo di bere fino a crollare, agli assai più raffinati wine bar e cock­tail bar. Se volete assaggiare la birra locale (l’Ungheria produce un buon numero di birre, tra cui la Dreher, la Kőbányai e l’Arany Ászok) cercate un söröző, un ‘pub’ con la birra alla spina (csapolt sör) servita in un pohár (0,3 l) o in un korsó (0,4 l o 0,5 l).
Un borozó è un locale tradizionale (spesso una bettola) in cui si serve vino; un pince (o bor pince) è lo stesso genere di locale, ma ubicato in una cantina.
In questo momento i wine bar moderni spopolano.
Molti servono il vino al deci (decilitro, 0,1 l) in modo che i clienti possano degustare varie etichette. E di solito, per chi li desidera, ci sono piatti leggeri in accompagnamento (formaggi, affettati, insalate ecc.).

Garden club e bar in rovine

Durante la lunga e spesso torrida estate di Budapest, i kertek (termine che significa ‘giardini’, ma che a Budapest indica qualsiasi spazio all’aperto convertito in luogo di intrattenimento) svuotano anche i più frequentati bar e locali al chiuso. Questi ritrovi, che comprendono cortili e romkocsmák (letteralmente ‘bar in rovine’) ospitati in edifici abbandonati, cambiano di anno in anno e di solito la lista definitiva è disponibile solo in primavera. Visitate il sito dei ‘bar in rovine’ (www.romkocsmak.hu) per le notizie più aggiornate.
L’ambiente cambia da un locale all’altro. Alcuni sono semplicemente bar all’aperto con musica registrata. In altri – di solito in zone più remote (come l’Isola Margherita o attorno al Parco Municipale) – c’è musica dal vivo, si balla e c’è grande animazione. Nei bar di alcuni ‘garden club’ si serve la pálinka, acquavite alla frutta (di solito albicocca o prugna) forte nel sapore come negli effetti. Questi locali sono anche indicati per assaggiare l’Unicum, celebre amaro in produzione sin dal 1790, ma di recente tornato in voga tra i giovani magiari, che lo bevono al posto dello Jägermeister.

Locali notturni

Budapest vanta una vita notturna scoppiettante con locali di ogni genere. Si va dai posti ‘underground’ (in ogni senso), dove i DJ propongono musica retrò e indie, a giganteschi locali frequentati da gente elegante come da porno star. Come in tutte le altre città, i locali di Budapest iniziano ad animarsi poco (o molto) dopo la mezzanotte. Non tutti i club e music bar di Budapest fanno pagare l’ingresso, ma quelli che lo fanno (anche se spesso le signore entrano gratis) applicano tariffe comprese tra 1500Ft e 3500Ft. Attenzione ai nightclub che non fanno pagare l’ingresso: in certi casi potrebbeste ritrovarvi a dover saldare conti salatissimi per una misera consumazione o addirittura per non aver consumato nulla! Con il buttafuori che vi scorterebbe al primo bancomat…
Una delle ultime tendenze a Budapest sono i party notturni alle terme, organizzati nei complessi termali più famosi della città. L’ingresso naturalmente è permesso a uomini e donne in contemporanea, muniti di costume. Aprono fino alle 3 di notte nel fine settimana e assicurano una serata sicuramente diversa.

Caffè e sale da tè

I caffè di Budapest hanno una lunga storia. I turchi fecero conoscere il caffè agli ungheresi (che dapprima lo chiamarono ‘zuppa nera’) già all’inizio del XVI secolo e qui le caffetterie si affermarono ben presto – molto prima che a Vienna o a Parigi – come una componente essenziale della vita sociale locale. Il termine kávéháv indica una caffetteria. Oltre a essere un tipo di caffè, l’eszpresszó è anch’esso essenzialmente una caffetteria (anche chiamata presszó), dove però di solito è possibile ordinare anche bevande alcoliche e spuntini leggeri. Una cukrászda serve invece torte, pasticcini e gelati, oltre a bevande calde e fredde. In tutti questi locali, la bevanda d’elezione è il kávé (caffè).
I caffè storici, alcuni dei quali risalgono anche a 150 anni fa, sono molto numerosi a Budapest. Alcuni sono assai rappresentativi dell’epoca in cui furono aperti: oltre agli arredi fin-de-siècle, talvolta anche il servizio è piuttosto antiquato. Un tempo costituivano il fulcro della vita sociale e al loro interno si formavano alleanze e si pianificavano azioni dalle importanti conseguenze. Di solito, questi caffè sono frequentati da persone avanti negli anni e da turisti (locali come Ruszwurm Cukrászda sulla Collina del Castello e Gerbeaud a Belváros sono spesso molto affollati in alta stagione). I giovani di Budapest preferiscono le caffetterie più moderne, che servono tanto decaffeinati quanto golosi ‘cappuccino’ con la panna.
Ultimamente sono in gran voga le sale da tè, locali spesso di grande stile. In generale, il tè nero o ‘inglese’ non è molto popolare (e non è mai servito con latte), ma è sempre possibile scegliere tra un ampio assortimento di infusi e tisane.

Musica

Gli amanti della musica classica e lirica non rimarranno delusi in Ungheria, dove soprattutto a Budapest abbondano le sale da concerti e istituzioni musicali di tutto rispetto come l’Accademia di Musica Ferenc Liszt, il Palazzo delle Arti e il Teatro dell’Opera di Stato Ungherese; come se non bastasse, anche in molti musei e luoghi di ritrovo si tengono concerti cameristici, per esempio l’Antica Accademia di Musica che ospita il Museo Franz Liszt, la Sala di Marmo della Magyar Rádió e l’Accademia Ungherese delle Scienze.
Chi ama gli echi dell’organo sotto le volte di una chiesa vivrà esperienze di grande suggestione nelle chiese cittadine, come la Chiesa di Mattia Corvino, la Chiesa di Sant’Anna a Buda o la Basilica di Santo Stefano, per citarne alcune.
Non mancano pub e ritrovi dove si suona rock, pop e jazz dal vivo, anche in cornici suggestive come il Columbus, in un’imbarcazione ormeggiata sul Danubio.
L’immagine dell’Ungheria è molto legata alla musica e ai balli tradizionali. I ritrovi prediletti dagli amanti della musica folk e tradizionale sono sempre le táncház (‘case della danza’, in realtà seminari di musica popolare), in varie sedi che cambiano spesso, a Budapest e in tutta l’Ungheria (www.tanchaz.hu).
Questa è una esperienza tipicamente ungherese, nata nel 1972 con l’intento di preservare la cultura popolare. Il termine deriva da una vecchia tradizione della Transilvania che consisteva nell’organizzare serate danzanti in case private.

Teatro e cinema

Se ve la sentite di affrontare una produzione teatrale in ungherese, a Budapest farà al caso vostro il Teatro József Katona. Il vicino Teatro Merlin, invece, ospita l’unica compagnia teatrale in lingua inglese di Budapest, la Scallabouche.
Budapest dispone di una ventina di sale cinematografiche che propongono film in inglese con sottotitoli in ungherese.
Per informazioni sulla loro ubicazione e programmazione, consultate la rivista gratuita Budapest Funzine (www.funzine.hu) o PestiEst (www.est.hu, in ungherese).
Tenete presente che molti film stranieri sono doppiati in ungherese; nelle rubriche dei quotidiani questi ultimi sono spesso indicati dalle parole magyarul beszélő o dalla sigla corrispondente (‘mb’). I film sottotitolati in ungherese (feliratos), sono in lingua originale.

Orari di apertura

  • Caffè: aprono alle 8 o alle 9 e chiudono tra le 18 e l’1.
  • Bar: 11-24 da domenica a giovedì, fino all’1 o alle 2 venerdì e sabato.
  • Club: aprono tra le 20 e le 23 e chiudono tra le 3 e l’alba.

Costi

  • Un korsó (0,5 l) di birra Dreher in un pub o caffè: da 400Ft a 750Ft
  • Una bottiglia (75 cl) di vino economico/di qualità al supermercato: 700/2500Ft
  • Tazza di caffè: da 250Ft a 550Ft
  • Calice di vino: a partire da 550Ft
  • Cocktail: a patire da 1000Ft
  • Tariffa di ingresso a un club (se prevista): da 1500Ft a 3500Ft

Se vi piacciono… i bagni termali

È dal II secolo d.C., dall’epoca degli antichi romani, che gli abitanti dell’Ungheria apprezzano le acque termali. Tuttavia, la cultura delle terme ha iniziato a fiorire veramente durante i 150 anni del dominio dei turchi ottomani. Alcuni degli stabilimenti termali che si possono vedere oggi vennero costruiti tra il XVI e il XVII secolo. In Ungheria quasi 300 sorgenti di acqua calda vengono adibite a bagni pubblici presso laghi termali, piscine all’aperto, spa coperte e bagni privati degli alberghi.
In passato ‘passare le acque’ rappresentava un importante giro d’affari, mentre negli ultimi anni sono sorti numerosi parchi acquatici, i cosiddetti elmény fürdo (bagno esperienza o divertimento), che costano però più cari dei classici bagni termali. Qualcuno viene ancora per curare malattie respiratorie, muscolari, cardiache o ginecologiche con i composti chimici delle gyögy fúrdők (piscine curative, di solito di un attraente color senape-fango e con temperature fino a 38°C) e gli ungheresi più anziani si mantenengono in buona salute (e si aggiornano sugli ultimi pettegolezzi) nei bagni termali del loro quartiere.
Comunque vi capiterà di vedere un numero sempre maggiore di acque clorate in piscine dalle forme originali che ribollono, spruzzano e schizzano a vari ritmi e temperature (da 24° a 34°C). Tenete presente che per gli scivoli e le attrazioni dei parchi acquatici di solito si paga un supplemento. Gli ungheresi al bagno nelle piscine all’aperto si concedono volentieri una birra e un lángos (‘focaccine’ di pastella fritta) cosparso di panna acida.
I bagni termali di Budapest, antichi o recenti che siano, di solito sono formati da una serie di piscine termali coperte con temperature differenziate, da tiepide a molto calde, con sale per i trattamenti di vapore, saune, vasche per l’immersione nell’acqua fredda e sale per il massaggio. Alcuni bagni hanno anche piscine all’aperto con fontane, getti d’acqua e idromassaggio; molti offrono una gamma completa di trattamenti sanitari ma anche cure edonistiche come massaggi (2500/4000Ft per 15/30 min), sedute di riflessologia (3500Ft per 15 min) e pedicure (5500Ft).
In certi giorni e in certi orari i bagni possono essere riservati agli uomini o alle donne. Solitamente ci sono giornate dedicate a una clientela mista e alcuni bagni (per esempio i Bagni Széchenyi di Budapest) sono sempre aperti a uomini e donne contemporaneamente. Nei giorni o nelle aree unisex in genere gli uomini ricevono in dotazione dei perizomi con elastico e le donne indumenti simili a grembiuli, ma è sempre più comune vedere persone in costume da bagno anche quando la clientela non è mista. Il costume da bagno è invece d’obbligo nei giorni o nelle zone unisex; non preoccupatevi, perché ne potete sempre noleggiare uno (1000Ft). In molte piscine è obbligatorio l’uso della cuffia, sicché portatene una da casa o indossate quella usa e getta disponibile a un prezzo simbolico. Di solito si possono noleggiare anche degli asciugamani (1000Ft).
La procedura per svestirsi ed entrare in acqua richiede qualche spiegazione. Bagni e piscine dispongono tutti di cabine o di armadietti. Solitamente ogni cliente riceve un braccialetto elettronico che lo guida fino al suo armadietto o alla sua cabina, apribile tramite il braccialetto stesso. Altri (come i Bagni Gellért, bagni storici di Budapest) impiegano ancora il vecchio metodo, meno tecnologico: il cliente deve trovare un armadietto o una cabina ancora disponibile, cambiarsi, cercare un operatore che chiuderà l’armadietto a chiave e consegnerà al cliente una targhetta numerata da legare al costume o al grembiule. Tenete presente che per evitare possibili furti in caso di smarrimento della targhetta, il numero riportato su quest’ultima non coincide con quello dell’armadietto o della cabina, che dunque va ricordato a memoria.

Informazioni:

  • Gli orari di apertura e la clientela ammessa (uomini, donne o entrambi) variano in funzione del giorno della settimana; consultate le descrizioni dei singoli stabilimenti.
  • Il costo d’ingresso parte da 2800Ft; in teoria questa cifra consente di fermarsi per due ore nei giorni infrasettimanali e per un’ora e mezzo nel weekend, ma questa regola non sempre è applicata.
  • Budapest Spas and Hot Springs (www.budapestgyogyfurdoi.hu) è un’ottima fonte d’informazioni.
  • Nei giorni riservati alla clientela maschile alcuni bagni (soprattutto i Bagni Király) diventano spazi d’incontro gay; di solito in concreto non succede granché e i presenti si limitano a studiarsi a vicenda, ma chi non è interessato può sentirsi a disagio.
  • Alcuni bagni, anche se sono puliti e l’acqua è cambiata regolarmente, accusano i segni del tempo. Avere con sé un paio di sandali o di infradito in plastica può essere una buona idea. Le infradito sono utili anche in certe piscine (come quella di Palatinus Strand), dove in estate il cemento del pavimento diventa bollente.