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Come uno del posto

A Tōkyō

  • Un cocktail al crepuscolo nelle viuzze del Golden Gai.
    Questi vicoli, che pullulano di piccoli ed eccentrici locali, rinascono al tramonto, quando si accendono le luci della città: percorrere il loro piccolo labirinto a tarda ora è un po’ come fare un salto indietro nel tempo. È pur vero che alcuni bar del Golden Gai non accolgono volentieri gli stranieri e persino i clienti poco assidui, ma altri locali offrono, al contrario, un luogo intrigante in cui godersi un drink.
  • Una giornata di shopping a Ginza.
    Con il suo fascino classico, Ginza può definirsi la Fifth Avenue di Tōkyō. Nei viali si affacciano negozi di griffes prestigiose come Chanel, Tiffany, Hermès e Louis Vuitton, molto apprezzate dalle signore che frequentano questo quartiere chic ostentando le buste delle maggiori firme appese delicatamente al braccio. Ma fare shopping a Ginza non è appannaggio esclusivo di acquirenti facoltosi: oltre alle boutique di haute couture infatti non mancano bellissime cartolerie che vendono penne stilografiche e fazzoletti tinti a mano, grandi magazzini coi loro straordinari depachika (grandi magazzini) e negozi di artigianato con un assortimento di creazioni giapponesi che affondano le radici nella cultura tradizionale di Tōkyō.
  • Alla scoperta dei ‘maid café’.
    Nati dal connubio tra antiche tradizioni e modernità tipica di Tōkyō, i maid café sono bar dove giovani ragazze vestite come le cameriere francesi di un’altra epoca servono una clientela composta per lo più da fanatici dei manga, che le adorano. Molte le variazioni sul tema: dai caffè con cameriere camuffate da snelle eroine degli anime con le tipiche, bizzarre acconciature, ai bar come cameriere vestite (addirittura!) da suore.
  • Una …pausa alle ‘toylets’.
    La ditta Sega sta rivoluzionando il mondo dei WC per uomini con una console da gioco unica nel suo genere, che abbina pipì e punteggi: le cosiddette toylets, che stanno davvero facendo furore in Giappone. Il meccanismo è semplice: più a lungo si urina, più è alto il punteggio; c’è anche una porta USB, per chi volesse tener traccia dei propri record personali. Troverete orinatoi gratuiti a punti al 2°, 3° e 4° piano dell’Electric Town di Akihabara, dove ha sede il megastore Sega. Per il momento i display sono solo in kanji – se conoscete il giapponese, fate il vostro gioco!


A Kyōto

  • Una full immersion nella cultura tradizionale.
    Gli spettacoli teatrali del Gion Corner sono una specie di corso concentrato di arti tradizionali giapponesi: qui, nella stessa serata, si può avere un’infarinatura di cerimonia del tè, musica con il koto, ikebana, gagaku (musica di corte), kyōgen (antichi siparietti comici), Kyōmai (danza tradizionale nello stile di Kyōto) e bunraku (teatro dei burattini). Una carrellata di quanto di più tradizionale offra la cultura nipponica.
  • Esplorando i mercati.
    I mercati sono i posti migliori in cui trovare oggetti d’antiquariato e cianfrusaglie varie a prezzi ragionevoli, e sono gli unici posti del Giappone dove si può contrattare sul prezzo. Se siete in città nel periodo giusto, non perdetevi il Mercato di Kōbō-san (弘法さん(東寺露天市); 21 di ogni mese al Tō-ji) e il grande Mercato di Tenjin-san (天神さん(北野天満宮露天市); 25 di ogni mese al Kitano Tenman-gū).
  • Folleggiando durante le feste tradizionali – Chi si trova a Kyōto la sera del 22 ottobre potrà ammirare il Kurama-no-hi Matsuri (Festa del Fuoco di Kurama), una festa emozionante durante la quale uomini in perizoma tradizionale sfilano in processione portando grandi torce accese per le strade di Kurama, tranquillo sobborgo a nord di Kyōto. Chi invece capita in città a luglio farà l’esperienza del Gion Matsuri, probabilmente la più celebre festa giapponese, che si celebra per tutto il mese ma ha il suo culmine il 17, con una sfilata di oltre 30 carri decorati che si ispirano a temi antichi. Durante le tre serate precedenti, i partecipanti si radunano in Shijō-dōri indossando magnifici yukata (leggeri kimono estivi) per assistere alla sfilata e per fare bisboccia da una bancarella all’altra.


A Ōsaka

  • Un panorama da brivido.
    Assaporate la vertigine di dominare il capoluogo del Kansai dall’alto del futuristico Umeda Sky Building, un complesso con torri gemelle che potrebbe far pensare a una rivisitazione avveniristica dell’Arc de Triomphe di Parigi. La vista dalla cima è straordinaria, soprattutto dopo il tramonto, quando le luci della conurbazione Ōsaka-Kōbe si accendono a perdita d’occhio, come un magico tappeto scintillante. Amate le emozioni forti? Prendete la scala mobile nella galleria vetrata con la quale si salgono gli ultimi cinque piani. 
  • Un assaggio del periodo Shōwa.
    Situato ai piedi delle torri dell’Umeda Sky Building, il Takimi-kōji (滝見小路) è la ricostruzione di una via che nel periodo Shōwa (1926-1989) ospitava un mercato e oggi offre una sequela di ristoranti e izakaya. Godetevi il fascino dei suoi locali in legno dall’aria (quasi) autentica e approfittatene per fare uno spuntino.
  • Una passeggiata notturna a Dōtonbori (道頓堀).
    La zona di Ōsaka dalla vita notturna più vivace si estende a sud del centro, tra il canale detto Dōtonbori-gawa e la galleria commerciale di Dōtonbori: a qualunque ora del giorno e della notte, qui c’è sempre qualche negozio o locale ancora aperto. Un quartiere affascinante dove sembra valere una peculiare versione della legge darwiniana della sopravvivenza: resiste soltanto il più vistoso e appariscente. Quando si fa buio, fate una passeggiata fino al ponte di Ebisu-bashi per assaporare suggestivi scenari notturni alla Blade Runner.


A Sapporo

  • Un’esperienza gastronomica.
    Non si può lasciare la città senza aver sperimentato i sapori locali: Sapporo è indubbiamente sinonimo di birra e di rāmen in brodo di miso (i tagliolini con il tipico condimento a base di soia gialla). Mettete dunque alla prova le vostre capacità degustative nei suoi birrifici. E siccome bere a stomaco vuoto non è salutare, fate un salto in Rāmen Yokochō, un celebre vicolo nel quartiere di Susukino stracolmo di buoni ristorantini tipici di rāmen. E infine un’esperienza gastronomica che i giapponesi stessi ritengono ‘esotica’ tanto da averla nominata ‘Gengis Khan’: il jingisu-kan, un grande stufato di agnello e cavolo da consumare con un grande boccale di birra locale.
  • Festa Estiva della Birra.
    Oramai l’avrete intuito: se amate la birra, Sapporo è la città che fa per voi: da metà luglio a metà agosto si tiene infatti l’Ōdōri Nōryō Gāden (Festa Estiva della Birra del Parco Ōdōri), durante la quale la Sapporo, l’Asahi e vari birrifici artigianali allestiscono per l’occasione locali all’aperto e propongono una grande varietà di birre e altre bevande, oltre a spuntini e piatti più elaborati.
  • Tra le nevi dell’Hokkaidō.
    Evento che richiama più di due milioni di visitatori, il Sapporo Yuki Matsuri (Festa della Neve di Sapporo; www.snowfes.com/english) si svolge ogni anno dal 7 al 13 febbraio ed è tra le manifestazioni più importanti del Giappone.
    Dal 1974, l’evento ha superato i confini e ha assunto le proporzioni di una gara internazionale, cui partecipano squadre di oltre una decina di paesi, che si sbizzarriscono nella costruzione di grandi sculture di neve e ghiaccio.