Torino esoterica cosa vedere

Torino esoterica cosa vedere: tour e percorsi

Tour e percorsi della Torino esoterica: ecco cosa vedere

Abbiamo già detto che Torino è una delle città italiane da visitare in due giorni e vi abbiamo dato l’itinerario per organizzare la visita. Adesso, però, è venuto il momento di scoprire un altro aspetto della città. È venuto, cioè, il momento di addentrarsi nei luoghi della Torino esoterica: ecco cosa vedere, i percorsi e il tour per fare un autentico viaggio nella magia e nel mistero.

Il triangolo della magia nera e il triangolo della magia bianca

Da dove nasce il mito della Torino esoterica? Ebbene, il capoluogo piemontese farebbe parte, contemporaneamente, sia del triangolo della magia nera sia del triangolo della magia bianca.

  • Triangolo della magia nera: Torino, Londra, San Francisco.
  • Triangolo della magia bianca: Torino, Praga, Lione.

E in ossequio a questa sua peculiarità, due sono gli itinerari per visitare la Torino esoterica.

Itinerario della magia nera

Palazzo e portone del diavolo

Si trova in via XX Settembre. Sembra che palazzo e portone siano legati a diversi fatti di sangue, sparizioni e coincidenze inquietanti. Secondo la leggenda, il diavolo stesso avrebbe realizzato il portone e, a mo’ di firma, il batacchio centrale del portone raffigura proprio il diavolo che scruta i visitatori che bussano.

Piazza Statuto

I motivi che fanno rientrare piazza Statuto nel “cuore nero” di Torino sono tanti.

  • Qui sorgeva il posto dove venivano uccisi i condannati a morte e nel suo sottosuolo fu ritrovata una necropoli.
  • Il monumento al traforo del Fréjus sarebbe un simbolo esoterico e quello che svetta sulla sua sommità non un angelo qualsiasi bensì Lucifero.
  • L’astrolabio sulla cima della guglia Beccaria sarebbe una sorta di punto di riferimento per le “forze del male”.

Museo egizio

Gli antichi egizi sono maestri indiscussi di maledizioni ed ecco che il Museo egizio fa capolino nell’itinerario della magia nera: il museo custodisce tantissimi oggetti dalla potente forza esoterica, come i vari reperti attribuibili al faraone Tutankhamon.

Gli occhi del diavolo

In via Lascaris, un tempo, sorgeva una loggia massonica. Oggi, come unico ricordo, alla base di un palazzo si possono notare delle inquietanti fessure a forma di occhi che si aprono nel pavimento stradale. Nei secoli, la tradizione popolare ha attribuito quegli occhi alla presenza del diavolo.

Rondò della forca

Il Rondò della forca, in una zona centralissima della città, deve il suo nome alla presenza di una forca dove venivano uccisi i condannati a morte. Abitudine che, a quanto pare, c’era già in epoca romana. Insomma: una tradizione di morte lunga secoli.

Itinerario della magia bianca

Piazza Castello

Se piazza Statuto è la culla del male, piazza Castello è il suo contrappunto, il centro delle energie positive. Anzi, questa piazza, e in particolare la fontana dei Tritoni del Palazzo reale, segna proprio il confine tra la “città nera” e la “città bianca”. Sembra che questo punto separasse la parte est della città dalla parte ovest, dove in epoca romana venivano sepolti i defunti e uccisi i condannati a morte.

Chiesa della Gran Madre di Dio

Questa stupenda chiesa, capolavoro di stile adrianeo e neoclassico, non è un posto qualunque e affonda il suo fascino esoterico in uno dei simboli più positivi dell’intera Cristianità: le due statue all’entrata, rappresentanti Fede e Religione, indicherebbero dove è sepolto il Sacro Graal.

Museo egizio

Il museo egizio compare anche tra i luoghi della magia bianca. Al suo interno, sono custoditi reperti e oggetti dalla grande forza positiva, come i reperti che riguardano e/o raffigurano il faraone Thutmose III (che quindi si contrappone al “cattivo” Tutankhamon).

Fontana angelica di piazza Solferino

Questa fontana è un enorme simbolo massonico dalla valenza positiva: in particolare, l’acqua viene versata da otri che rappresentano la conoscenza data agli uomini.

Mole Antonelliana

Il percorso della magia bianca si chiude con il più celebre luogo di Torino, che rappresenta un po’ tutta la città: la Mole Antonelliana, dal punto di vista esoterico, viene considerata come una sorta di gigantesco amplificatore delle energie positive.

 

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