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In società: relazionarsi con gli australiani

Apprezzano la sincerità, disprezzano la pretenziosità e preferiscono l’umiltà e il senso dell’umorismo. Tendono a sottovalutare i propri successi, atteggiamento che li fa sembrare poco ambiziosi.

 

Norme di comportamento

L’Australia è un paese piuttosto alla mano per quanto riguarda le norme di comportamento. Tuttavia, è bene adottare alcune accortezze:

  • Primo incontro. L’informalità che contraddistingue i rapporti fra australiani non si applica ai contatti fisici. Al primo incontro con una persona, di solito ci si stringe la mano, mentre baci e abbracci sono riservati alle persone che si conoscono bene. 
  • Regali. In famiglia, tra amici e tra vicini a Natale e in occasione dei compleanni è usanza scambiarsi piccoli doni; se siete invitati a cena in una casa, è gentile presentarvi con una scatola di cioccolatini o fiori per la padrona di casa. Una bottiglia di vino di qualità è sempre benaccetta. I regali si aprono nel momento in cui si ricevono. 
  • Mance. Se il servizio vi ha lasciato più che soddisfatti, è pratica comune, ma assolutamente non obbligatoria, lasciare una mancia nei ristoranti e nei caffè più esclusivi. Di solito la norma prevede di aggiungere un extra compreso tra il 5 e il 10% del conto. Anche ai conducenti di taxi farà piacere se arrotondate la tariffa.
  • Buona educazione. Gli australiani dicono ‘excuse me’ (‘scusi’) per attirare l’attenzione di una persona e ‘sorry’ (‘spiacente’) per scusarsi. Nei luoghi affollati, come negozi, banche, uffici pubblici e cinema, si dispongono in fila e attendono pazientemente il proprio turno. 
  • Puntualità. È importante essere puntuali in occasioni di riunioni o altre visite. Se pensate che arriverete in ritardo, cercate di contattare le persone interessate. Questo è molto importante per visite a professionisti quali i medici: potreste dover pagare ugualmente se arrivate in ritardo oppure se saltate l’appuntamento senza preavviso.

Parole Base

Sì.
Yes.

No.
No.

Per favore.
Please.

Grazie (mille).
Thank you (very much).

Prego.
You’re welcome.

Mi dispiace/scusi.
Sorry.

Mi scusi/Permesso (per richiamare l’attenzione).
Excuse me.

Permesso (per entrare).
May I come in?

Saluti

Gli australiani tendono a essere relativamente informali nei rapporti con conoscenti e colleghi e sul lavoro quasi tutti usano chiamarsi tra di loro per nome.
Per salutarsi, è sufficiente scambiarsi una stretta di mano o un sorriso.
Talvolta sentirete dire ‘G’day’ o ‘G’day, mate’, espressioni colloquiali che però potrebbero stonare in bocca a uno straniero. Rispondete con un semplice ‘Hello’ o ‘Hello, how are you?’

Buongiorno/Salve.
Hello.

Ciao (all’arrivo).
Hi.

Come stai?
How are you?

Bene, grazie.
Fine, thank you.

E Lei/tu?
And you?

Buongiorno.
Good day/morning/ afternoon.

Buonasera.
Good evening.

Buonanotte.
Good night.

Ci vediamo.
See you.

A più tardi.
See you later.

Arrivederci.
Goodbye.

Ciao (commiato).
Bye.

Presentazioni

Gli australiani sono soliti chiamarsi per nome invece che per cognome fin dal primo incontro.
In inglese chiamare una persona per nome è equivalente al dare del ‘tu’ italiano, mentre chiamare una persona per il solo cognome è totalmente fuori luogo e offensivo. Il cognome deve quindi essere sempre preceduto da un appellativo, Mr. per gli uomini e, per rispettare la parità dei sessi, Ms per le donne, che ha il vantaggio di non rivelare lo stato civile. Nessun altro titolo è concesso, tranne ‘Dr.’ (Doctor) per i medici e ‘Prof.’ (Professor) per i docenti universitari. Sir e Madam sono usati senza cognome.

Signore.
Mr/Sir

Signora.
Mrs/Madam/Ms

Signorina.
Miss/Ms

Dottore/Dottoressa.
Doctor (solo medico)

Professore/Professoressa.
Professor (docenti universitari)

Posso chiamarLa/chiamarti …?
Can I call you … ?

Come la devo chiamare?
What should I call you?

Come ti chiami?
What’s your name?

Mi chiamo…
My name is …

Piacere.
I’m pleased to meet you.

Le/Ti presento…
I’d like to introduce you to …

Argomenti di conversazione

Viaggiando in Australia, noterete che uno degli argomenti di conversazione preferiti riguarda i cambiamenti climatici e il meteo.
Negli ultimi anni, il tempo sembra essere completamente impazzito. Il continente è sempre stato una terra di estremi − e il clima ha influenzato più di ogni altra cosa l’iniziale sviluppo del paese, continuando in qualche modo a essere un elemento determinante della psiche nazionale − ma recentemente una grave serie di eventi ha iniziato ad allarmare anche questo popolo abituato a far fronte alle emergenze.
A porre fine a un decennio di siccità, culminato nel 2009 con i terribili incendi del Black Saturday (‘sabato nero’) nel Victoria, è stata la disastrosa alluvione che ha colpito l’Australia orientale alla fine del 2010. Il fenomeno si è protratto fino al 2011, con ulteriori inondazioni e con la devastazione del Queensland a opera del ciclone tropicale Yasi di categoria 5. Ora i deserti centrali sono verdi e il Lake Eyre, il lago più grande della nazione, è colmo fino all’orlo, cosa che in media accade soltanto una o due volte in un secolo; ma nel Western Australia continua a imperversare la siccità. Se gli australiani sono perplessi, non c’è da stupirsene.
Nei singoli stati, naturalmente, sono le questioni locali al centro delle conversazioni, ma l’ambiente è ovunque un tema piuttosto scottante cui la gente del posto è sensibile. In Tasmania, per esempio, vi è un acceso dibattito su come tutelare la terra dalla deforestazione, conseguenza delle numerose centrali idroelettriche installate nello stato: è più importante salvare le foreste o i posti di lavoro?
In generale, tuttavia, evitate di essere voi ad avviare una discussione su argomenti potenzialmente spinosi: considerate che gli australiani ricorrono spesso all’autoironia e possono essere anche molto critici verso la loro patria, ma questo non significa che siano aperti alle critiche degli stranieri.
Inoltre, anche se il vostro interlocutore vi sembra informale e disponibile al dialogo, attendete che sia lui a introdurre una conversazione in toni espliciti su sesso, politica e religione.

La donna in Australia

Nel 2013 il Global Gender Gap Report, uno studio curato dal Forum Economico mondiale con l’obiettivo di valutare la questione della disparità di genere sulla base di criteri politici, economici e sociali (come l’accesso all’istruzione e alla sanità), ha collocato l’Australia al 24° posto della classifica mondiale, un dato che, sebbene di per sé non sia allarmante, è segnale di un generale peggioramento della condizione femminile: nel 2006 il paese si collocava più in alto, al 16° posto.
L’Australia resta comunque una meta generalmente sicura per le donne che viaggiano da sole, ma è bene adottare le consuete precauzioni.
Nelle campagne, dove nonostante ogni modernità sussiste il mito dell’allevatore (molto simile al cow-boy nordamericano) con la sua atmosfera pionieristica, si è instaurato un sistema di vita che richiama in parte quello degli Stati Uniti d’America, forse per una certa somiglianza del processo di colonizzazione. Le piccole città rurali hanno elaborato un tipo di folclore di origine piuttosto recente e, tuttavia, dall’impronta molto forte. Lo stereotipo vuole che più ci si allontana dalle grandi città, più l’uomo medio tende ad assumere atteggiamenti maschilisti. Detto questo, bisogna aggiungere che molte turiste straniere dicono di aver incontrato gli uomini più cortesi e simpatici proprio nei pub e nelle remote roadhouse dell’outback.
D’altra parte, nei grandi centri urbani vi è ancora una buona percentuale di uomini che considerano le molestie sessuali non gravi e quasi un diritto, e lo sciovinismo una caratteristica apprezzabile.

AUTOSTOP

Viaggiare con un compagno è certamente più sicuro.

BEVANDE DROGATE

Alcuni pub di Sydney e di altre grandi città espongono cartelli che mettono in guardia i clienti dalle bevande drogate, dopo che negli ultimi anni si sono verificati diversi casi di donne che hanno accettato da bere da sconosciuti e che si sono poi ritrovate a subire violenze sessuali in stato di incoscienza. Si consiglia quindi alle donne di bere alcolici in bottiglia anziché dal bicchiere.

DI NOTTE

Nelle principali città è preferibile evitare di andare in giro di notte senza compagnia. Inoltre conviene sempre portare con sé denaro a sufficienza nell’eventualità di dover chiamare un taxi per tornare in albergo. Lo stesso vale per l’outback e per i centri rurali, dove spesso ci sono molte strade non illuminate e semideserte. Un altro momento in cui non è consigliabile uscire da sole è alla chiusura dei pub e dei bar, quando sono più facili gli incontri con uomini in stato di ebbrezza.

MOLESTIE SESSUALI

Si tratta di un problema ancora attuale, purtroppo, sia nelle metropoli, dove gli uomini possono avere atteggiamenti piuttosto machisti, sia nelle campagne, a causa della rudezza cui sono abituati alcuni australiani che conducono un’esistenza selvaggia nel bush.

Incontri e relazioni di coppia

USCIRE INSIEME
Vuoi fare qualcosa (stasera)?
Would you like to do something (tonight)?
Wud iu laik tu du sam·thiŋ (tu·nait)

Sì, mi piacerebbe molto.
Yes, I’d love to.
ies aid lav tu.

No, purtroppo non posso.
No, I’m afraid I can’t.
nəu aim ə·freid ai kant

Assolutamente no!
No way!
neu wei


APPROCCI

Vuoi bere qualcosa?
Would you like a drink?
wud iu laik ə drink

Hai d’accendere?
Do you have a light?
du iu hæv ə lait

Posso ballare con te?
Can I dance with you?
kæn ai dæns wið iu

Andiamo a prendere una boccata d’aria?
Shall we get some fresh air?
scial wi ghet sam fresh eə:

Posso sedermi qui?
Can I sit here?
kæn ai sit hiə:

Posso accompagnarti a casa?
Can I take you home?
kæn ai teik iu həum

Hai dei begli occhi.
You have beautiful eyes.
iu hæv biu·tə·ful aiz

Balli benissimo.
You’re a fantastic dancer.
ioə: ə fan·tæs·tik dæn·sə:

Ti posso portare a fare un giro in moto?
Can I take you for a ride on my bike?
kæn ai teik iu fo: ə raid on mai baik

RIFIUTARE GLI APPROCCI
Sono qui con il mio ragazzo/la mia ragazza.
I’m here with my boyfriend/girlfriend.
aim hiə: wið mai boi·frend/ ghə:l·frend

Scusa, adesso devo andare.
Excuse me, I have to go now.
eks·kiuz·mi ai hæv tu ghəu nau

Mi dispiace ma non ne ho voglia.
I’m sorry, but I don’t feel like it.
aim so·ri bat ai dəunt fi·il laik it

Non mi interessa.
I’m not interested.
aim not in·trəs·tid

Lasciami in pace!
Leave me alone!
li·iv mi ə·ləun

Non mi toccare!
Don’t touch me!
dəunt tač mi

Lasciami passare!
Let me through!
let mi thru

Levati dai piedi!
Get out of my face!
ghet aut ov mai feis

CONOSCERSI MEGLIO
Sei molto simpatico/a.
You’re very nice.
ioə: ve·ri nais

Sei fantastico/a.
You’re great.
ioə: greit

Ti posso baciare?
Can I kiss you?
kæn ai kis iu

Mi porti a casa?
Will you take me home?
wil iu teik mi həum

Vuoi entrare per un po’?
Do you want to come inside for a while?
du iu wont tu kam in·said fo: ə wail

SESSO
Voglio fare l’amore con te.
I want to make love to you.
ai wont tu meik lav tu iu

Hai un preservativo?
Do you have a condom?
du iu hæv ə kon·dom

Non lo farò senza protezione.
I won’t do it without protection.
ai wont du it wi·ðaut prə·tek·sciən

Penso che dovremmo fermarci adesso.
I think we should stop now.
ai think wi sciud stop nau

Andiamo a letto!
Let’s go to bed!
lets ghəu tu bed

Baciami.
Kiss me.
kis mi

Ti desidero.
I want you.
ai wont iu

Toccami qui.
Touch me here.
tač mi hiə:

Ti piace questo?
Do you like this?
du iu lav ðis

(Non) Mi piace quello.
I (don’t) like that.
ai (dəunt) laik ðæt

Non ci riesco.
I can’t make it.
ai kant meik it

È stato stupendo.
That was amazing.
ðæt woz ə·mei·ziŋ

Posso restare la notte?
Can I stay over?
kæn ai stei əu·ver

Quando posso rivederti?
When can I see you again?
wen kæn ai sii iu ə·ghein

L’AMORE
Sono innamorato/a di te.
I’m in love with you.
aim in lav wið iu

Mi ami?
Do you love me?
du iu lav mi

Ti amo.
I love you.
ai lav iu

Penso che stiamo bene insieme.
I think we’re good together.
ai think wiə: gu·ud tə·ghe·ðə:

PROBLEMI
Frequenti qualcun altro/a?
Are you seeing someone else?
a: iu si·iŋ sa·muan els

È solo un amico/a.
He/She’s just a friend.
hiz/sciz giast ə frend

Non credo che stia funzionando fra noi due.
I don’t think it’s working out.
ai dəunt think its wə:·kiŋ aut

Troveremo una soluzione.
We’ll work it out.
wil wə:k it aut

Non voglio vederti mai più.
I never want to see you again.
ai ne·və: wont tu sii iu ə·ghein

Voglio che restiamo amici.
I want to stay friends.
ai wont tu stei frendz.