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Di cosa sono fatte le banconote: carta vs. polimeri

Le banche centrali di tutto il mondo hanno sperimentato, nei secoli, diverse tecnologie e diversi materiali per produrre le banconote. Di cosa sono fatte oggi le banconote? Quali sono le principali differenze tra banconote in carta e banconote di polimeri? Facciamo un po’ di chiarezza.


I requisiti principali delle banconote  

La prima caratteristica che una banconota deve possedere è la leggerezza, la possibilità di essere stampata e di essere dotata di dispositivi di sicurezza, la resistenza. La carta, prima, e i polimeri di recente, si sono rivelati i materiali più idonei per garantire questi importanti requisiti. 


Carta vs. polimeri: le somiglianze

Di cosa sono fatte oggi le banconote, dunque? La storia delle banconote è lunga secoli e inizia in Cina. Dal principio la carta si è affermata come l’unico materiale utilizzabile. Di recente, soprattutto in Europa, le Banche Centrali stanno sperimentando l’uso dei polimeri. I due materiali presentano molte caratteristiche comuni: sono ovviamente entrambi stampabili, possono essere fusi con altri materiali per aumentarne la compattezza, la resistenza e la durevolezza. Infine, entrambi i materiali possono essere colorati secondo le linee guida del design stabilito e possono essere rivestiti con dispositivi di sicurezza. Si tratta di dispositivi che includono rilievi, ologrammi e proteggono le banconote dalla contraffazione. 


Carta vs. polimero: le differenze

Esistono però anche delle differenze tra i due principali materiali che compongono le banconote. Primo fra tutti il processo di produzione:

  • La carta delle banconote è un materiale naturale lavorato e integrato con materiali aggiuntivi.
  • I polimeri sono sintetici, non esistono in natura, ma vengono poi integrati nel processo produttivo con elementi naturali.

 

Questa differenza sostanziale ne produce altre:

  • Le banconote fatte di carte non sono impermeabili, quelle fatte di polimeri sì;
  • Le banconote di carta sono le più antiche, i polimeri sono un materiale sintetico introdotto relativamente di recente. 
  • Le banconote di carta sono le più diffuse, ma in virtù delle proprietà dei polimeri si opterà sempre di più per questo secondo materiale. 


Carta vs. polimeri: cosa è meglio?

I polimeri sono più resistenti all’acqua (hanno proprietà simili a quelle della plastica). Stesso dicasi per la resistenza allo sporco e al deterioramento: i polimeri garantiscono una maggior durata delle banconote che restano in buone condizioni, e quindi utilizzabili, più a lungo delle tradizionali banconote di carta. Inoltre, l’utilizzo dei polimeri rende più difficile la falsificazione delle banconote. La contraffazione resta un problema estremamene attuale, occorre trovare materiali che rendano sempre più difficile duplicare i dati contenuti nelle banconote e i polimeri sembrano essere particolarmente adatti a questo scopo. Ecco perché è molto probabile che in tempi anche brevi le banconote di polimeri sostituiranno del tutto quelle di carta.

 

Fonte: pixabay.com

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