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La gamma di prodotti tradizionali e souvenir che richiameranno la vostra attenzione è immensa, e spazia dai ciondoli tibetani ai cimeli maoisti, includendo di tutto:

  • ceramiche di ogni forma, in particolare servizi da tè e da sakè (la porcellana di Jǐngdézhèn è la più nota);
  • rotoli e tagli di seta (la sericoltura in Cina era praticata già circa 4000 anni fa; il principale centro per la produzione di questo tessuto è storicamente la città di Sūzhōu), cachemire (il paese ne è il primo produttore mondiale) e capi tradizionali come i qípáo (i tipici abiti cinesi femminili dalla linea aderente e il collo alla coreana che diventarono di moda nella Shànghǎi degli anni ’20) di fattura sartoriale;
  • ricami;
  • opere di arte calligrafica e set con tutto il materiale necessario per praticarla;
  • ventagli in legno di sandalo;
  • aquiloni;
  • perle, giada e altre pietre preziose;
  • spade taichi;
  • sigilli su cui potete fare incidere il vostro nome (se volete, trascritto in caratteri cinesi);
  • strumenti musicali della tradizione cinese;
  • antiquariato e articoli d’epoca insoliti – per esempio le scarpettine che testimoniano l’usanza, protrattasi fino agli albori del XX secolo, di fasciare i piedi alle donne per mantenerli piccoli oppure i suggestivi manifesti-réclame della prima metà del XX secolo che pubblicizzarono con grande successo vari prodotti usando le immagini seducenti delle donne di Shànghǎi, raffigurate truccate e vestite con abiti eleganti, e con la sigaretta in bocca.

Nei mercati inoltre troverete borse, orologi, capi d’abbigliamento e altri articoli di grandi marche a prezzi stracciati: ricordate che la Cina è tra i principali produttori di merci contraffatte.
È prassi consolidata contrattare prima dell’acquisto, fuorché nei negozi dove è esplicitamente indicato che non è possibile farlo.
Scoprirete presto che la contrattazione in Cina è un’arte, e anche un gioco divertente in cui dovrete imparare a essere determinati ma cortesi: ricordate che il vostro obiettivo è quello di raggiungere un prezzo ragionevole e non di litigare con il venditore.
Cercate sempre di sorridere. Se non siete convinti del prezzo concordato, provate a fare finta di andare via: se c’è ancora un margine di trattativa, il vostro interlocutore potrebbe richiamarvi indietro. Inoltre, non seguite i consigli degli ‘esperti’ che assistono alla contrattazione (in genere sono amici del commerciante); tornate da soli più tardi e riprovate a ottenere il prezzo che ritenete adeguato.