Qual è la moneta a Gibilterra: ecco un po’ di storia e qualche curiosità Forexchange

Qual è la moneta a Gibilterra: ecco un po’ di storia e qualche curiosità

Clima mite, meta tranquilla, nota per essere considerata, anticamente, l’ultimo punto prima della fine del mondo. Stiamo parlando di Gibilterra, luogo del melting pot per eccellenza, dove diverse culture si sono mescolate nel tempo ed hanno caratterizzato la terra che oggi conosciamo. Sede delle Colonne d’Ercole e già colonia britannica, Gibilterra è senz’altro una destinazione di viaggio ambita dove potrete entrare a stretto contatto con la natura e respirare aria di storia antica e cultura. Se state per organizzare una vacanza in questi luoghi, informatevi adeguatamente anche sulla valuta in uso. Noi vi diciamo qual è la moneta ufficiale a Gibilterra, dandovi qualche informazione utile e curiosità.

La sterlina di Gibilterra

La moneta in uso a Gibilterra è la Sterlina di Gibilterra che equivale alla sterlina britannica, con la quale, dunque, è scambiabile alla pari. Monete e banconote britanniche, quindi, circolano e vengono ovunque accettate, esattamente come fosse valuta locale.

Un po’ di storia

La situazione monetaria a Gibilterra può definirsi complessa, anche a causa dell’impiego di valute britanniche e spagnole. Dal 1825 il sistema basato sul reale di Gibilterra venne vincolato alla sterlina per un valore di 6 pence e mezzo. La sterlina divenne la moneta ufficiale solo nel 1898. Le banconote vennero stampate nel 1927 e, nel 1988, furono realizzate ed entrarono in circolazione anche le monete.

Curiosità

Nonostante a Gibilterra si usi la sterlina, questa non ha validità legale nel Regno Unito. Le monete, in particolare, possiedono la stessa misura di quelle britanniche, ma riportano diverse raffigurazioni.

Prima di partire per la vostra meta però, raccogliete tutte le informazioni di viaggio necessarie,  effettuate un cambio valuta comodamente online e ritirate la somma richiesta presso i numerosi sportelli Forexchange presenti nelle maggiori città italiane.

 

Fonte immagine: Wikipedia Commons