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I britannici si trovano oggi a fare i conti con il fatto che la loro lingua sia diventata una star internazionale.
La pronuncia insegnata ai non madrelingua (e utilizzata nelle trascrizioni fonetiche dei principali dizionari) è solitamente la cosiddetta received pronounciation, nota anche come ‘Queen’s English’ (inglese della regina) o ‘inglese BBC’. Questa pronuncia è in realtà usata comunemente da una percentuale assai ridotta della popolazione inglese, concentrata nel Sud-est dell’Inghilterra, e nel paese le pronunce dialettali sono molteplici e assai caratterizzate. Quella tradizionale di Londra è nota come cockney. Peraltro il carattere multietnico della capitale fa sì che oggi vi si possano ascoltare centinaia di lingue differenti.
Oggi è possibile visitare tutto il Galles e tutta la Scozia senza sapere una sola parola di gallese (anche se una conoscenza almeno basilare della lingua si dimostrerà utile per chi desideri entrare in più stretto contatto con la popolazione locale) e di scozzese.
Il gallese è una lingua indoeuropea di ceppo celtico, parente stretta del bretone e del cornico (la lingua parlata in Cornovaglia). Oggi è la lingua celtica più importante, sia in termini di parlanti (più di 700.000 persone in Galles) sia per il ruolo che ancora svolge nella società.
Anche il gaelico scozzese, riconosciuto lingua ufficiale della Scozia insieme all’inglese, è una lingua celtica e presenta somiglianze con l’irlandese e il bretone. È parlato nel paese da circa 80.000 persone, soprattutto nelle Highlands e nelle isole. La cultura gaelica fiorì nelle Highlands fino al XVIII secolo e al periodo delle rivolte giacobite. Dopo la battaglia di Culloden del 1746 molti abitanti delle Highlands di lingua gaelica furono costretti ad abbandonare le terre d’origine con una vera e propria operazione di ‘pulizia etnica’ che culminò nel XIX secolo.

Da allora in poi, la lingua gaelica parlata perse sempre più d’importanza. Fu solamente a partire dagli anni ’70 che per il gaelico iniziò una rinascita, grazie all’impegno appassionato di una generazione di giovani studiosi. Dopo due secoli di declino, oggi il gaelico sta riprendendo vita.