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In società: relazionarsi con gli svizzeri

Le indicazioni seguenti sono comunque riconosciute valide un pò in tutta la Svizzera.
Quando vi relazionate con la gente del posto, ricordate che le buone maniere sono molto apprezzate. D’altronde la Svizzera era un tempo nota per i suoi prestigiosi collegi privati, rivolti prevalentemente alle donne (le cosiddette scuole di perfezionamento), dove le giovani dell’alta società di tutta l’Europa completavano la loro educazione e imparavano come comportarsi in società, in famiglia e nel lavoro. Personaggi del calibro di Lady Diana appresero presso questi istituti i segreti per essere sempre all’altezza del loro ruolo.
Oggi le scuole di perfezionamento non esistono più, ma resta un’unica eccezione, la ‘scuola di buone maniere’ Villa Pierrefeu, aperta anche agli uomini, dove si può seguire un corso di studi completo su usi e costumi di tutte le culture del mondo. In poche parole: non temete di sembrare troppo formali, il galateo è ancora un valore. Inoltre, tenete presente che la cultura svizzera non esalta l’eccentricità.
La serietà e affidabilità sono pregi più apprezzati dell’originalità, non solo nel mondo del lavoro (ciò non significa che gli svizzeri non sappiano essere creativi: semplicemente, non lo sono a discapito della serietà!).


EDUCAZIONE

  • La puntualità è essenziale: gli svizzeri sono davvero puntuali e ordinati, non è un luogo comune! In contesti informali, è ammesso un leggero ritardo, entro però il quarto d’ora.
  • Mostrate rispetto per le persone anziane.
  • Non gettate l’immondizia per terra, neppure i mozziconi di sigaretta. In alcuni cantoni sono previste multe per chi non raccoglie l’immondizia.
  • È considerato maleducato masticare chewing gum in pubblico.

 

SALUTI

  • Stringete la mano con energia a tutte le persone presenti (anche i bambini), sia quando arrivate sia quando ve ne andate. Guardate le persone negli occhi mentre salutate.
  • Lasciate che siano gli ospiti a presentarvi agli invitati che non conoscete.
  • Rivolgetevi ai vostri interlocutori chiamandoli per titolo e cognome, a meno che siate stati invitati espressamente a usare il nome (riservato a familiari e amici intimi). Spesso si fa riferimento anche ai titoli accademici e professionali.

 

GESTUALITÀ

  • In pubblico siate sempre composti.
  • Non puntate il dito indice verso la vostra testa: è considerato un insulto.
  • Evitate di mettere le mani in tasca quando parlate con qualcuno.

 

OSPITALITÀ

  • Se vi invitano a una cena o festa a casa, non trattenetevi oltre la mezzanotte.
  • Non chiedete di visitare la casa del vostro ospite: attendete che sia lui a proporvelo.

 

REGALI

  • Se invitati in casa, portate sempre un pensiero per la padrona di casa e per i bambini.
  • Sono apprezzati dolciumi (di buona qualità) e fiori (in numero dispari, da presentare già estratti dall’involucro di plastica del fioraio).
  • Doni troppo costosi e impegnativi sono considerati volgari e mettono a disagio chi li riceve.

 

ARGOMENTI DI CONVERSAZIONE
In linea generale, pur nelle differenze che caratterizzano questo popolo, gli svizzeri hanno un atteggiamento riservato e, nei contesti lavorativi come in quelli sociali, sembrano approcciarsi alle conversazioni con tono distaccato e formale.
Mostrano una spiccata predisposizione all’ascolto e difficilmente interromperanno l’interlocutore per contraddirlo. Inoltre, hanno un forte senso della privacy: rispettatelo, evitando domande esplicite sulla sfera privata; per esempio, potete parlare di lavoro ma non attaccate il discorso chiedendo al vostro interlocutore che lavoro fa.
Non domandate a qualcuno che non conoscete bene quanti anni ha, se è sposato o se è religioso. Altri argomenti da evitare ai primi incontri sono i temi spinosi legati alla storia e all’attualità del paese: la neutralità della Svizzera, l’efficienza del suo esercito (un recente referendum ha confermato la coscrizione obbligatoria per i cittadini elevetici, ma il dibattito è stato acceso e l’argomento potrebbe irritare il vostro interlocutore) e il sistema bancario.
Siate diplomatici: se non volete parlare di lavoro e affari, spezzate il ghiaccio conversando sulle bellezze naturali del paese – gli svizzeri sono letteralmente innamorati della loro terra.
Ecco perché attualmente ‘ecologia’ e ‘tecnologia sostenibile’ sono due espressioni chiave tanto fra la gente comune quanto fra gli scienziati, impegnati a escogitare nuovi modi di girare il mondo ‘alla Jules Verne’, per esempio a bordo di imbarcazioni e aeroplani alimentati a energia solare. Anche gli sport invernali sono un argomento che potrà coinvolgere il vostro interlocutore.
Per mostrarvi interessati alla ricchezza culturale della confederazione, potete informarvi sulle peculiarità della cultura romancia.

 

LA DONNA IN SVIZZERA
La Costituzione svizzera sancisce la parità fra i sessi, anche se gli studi di genere rivelano una situazione di fatto alquanto differente, evidenziando problemi quali la radicata distinzione tra professioni femminili e maschili, con salari più bassi nelle professioni tipicamente femminili; lo squilibrio percentuale fra donne e uomini che lavorano a tempo parziale – il 57% delle donne attive professionalmente, contro il 12% degli uomini; la sottorappresentazione delle donne tra i quadri. D’altronde, dato curioso per un paese che sembra un modello di democrazia, il diritto di voto a livello nazionale è stato esteso alle donne solo nel 1971.
Da allora sono stati compiuti passi importanti verso l’emancipazione femminile e le donne sono sempre più coinvolte negli affari e nella vita pubblica, ma il settore finanziario continua a essere dominato dagli uomini.
Peraltro nella sfera del lavoro gli uomini svizzeri sono molto tradizionali: potrebbero considerare fuori luogo un invito a cena da parte di una collega (il pranzo crea meno problemi) e in ogni caso cercheranno di essere loro a pagare.