Simboli di valuta

I simboli di valuta, storia e curiosità dei più celebri al mondo

Con l’espressione “simboli di valuta” ci si riferisce a quei segni grafici che vengono utilizzati per abbreviare i nomi delle valute in diversi ambiti. Nei contesti internazionali più formali si ricorre spesso allo standard ISO 4217, ovvero all’utilizzo di codici di tre lettere per indicare una valuta secondo lo standard definito dall’Organizzazione internazionale per la normazione (ISO). Tuttavia, questi codici vengono utilizzati quasi prevalentemente in ambito economico, dagli addetti del settore bancario e finanziario, li ritroviamo soprattutto sulla stampa specializzata.

Andando in un mercato, o comprando prodotti online le cose sono molto diverse. Generalmente, in ogni stato si utilizza un simbolo specifico per abbreviare il nome della valuta locale. Alcuni di questi simboli li conosciamo molto bene, basti pensare a quello dell’euro (€), oppure a quello del dollaro ($). Tuttavia, ve ne sono molti, ognuno con la sua storia e le sue curiosità. Viaggiando e cambiando valuta, è fondamentale imparare a conoscere i simboli di valuta. Non solo, oggi, in un mondo sempre più globalizzato, in cui la rete internet mette in contatto venditori e compratori da ogni parte del mondo, avere a che fare con valute straniere è sempre più comune.

Ogni stato ha i suoi simboli di valuta. La maggior parte di questi è rappresentata come entità HTML o come carattere Unicode. In assenza di uno specifico simbolo di valuta si utilizza il simbolo generico di valuta (¤). Vediamo insieme alcuni dei simboli di valuta più noti.

 

Il simbolo di valuta dell’euro (€)

Il simbolo di valuta dell’euro (€) viene utilizzato in tutti gli Stati dell’Unione Europea che sono parte dell’Eurozona, ovvero da parte di quegli stati europei che hanno aderito alla moneta unica. È la valuta ufficiale di sedici stati europei, ovvero di oltre 480 milioni di persone. La circolazione dell’euro è iniziata il 1° gennaio del 2002. Questa moneta è amministrata dalla BCE (Banca Centrale Europea), che ha sede a Francoforte sul Meno. Il nome “euro” deriva da un’abbreviazione del nome “Europa”. Il glifo dell’euro è ispirato alla lettera epsilon dell’alfabeto greco, unita a due asticelle che la intersecano parallelamente, simbolo di stabilità. Non si sa con sicurezza chi sia il designer che ha realizzato il simbolo di valuta dell’euro. Si fa spesso il nome del belga Alain Billiet, ma c’è grande discussione in merito. Molto probabilmente è stato realizzato da un team di grafici.
Secondo quanto fissato dalla commissione europea, il glifo dell’euro può essere posizionato sia prima che dopo la cifra a cui è riferito.

 

Il simbolo di valuta della lira (₤)

I vecchi simboli di valuta delle monete europee sono caduti in disuso con l’introduzione dell’euro. Tra questi, molti di noi ricorderanno quello della lira, utilizzato in Italia, a San Marino, nella Città del Vaticano, a Malta e in Turchia. Il nome “lira” ha una storia antichissima, è stato utilizzato per diverse valute sin dal Medioevo. È un derivato della parola “libra” ovvero bilancia. Il glifo della lira spesso veniva sostiuito anche con la lettera “L.” o con la sigla “LIT”, corrispondente all’abbreviazione di “lira italiana”.

 

Il simbolo di valuta del dollaro ($)

Il dollaro è la valuta ufficiale di molti stati, in diversi continenti. Il suo simbolo è noto in tutto in mondo, forse è il simbolo di valuta più celebre in assoluto. Ci sono moltissime teorie sulla sua nascita e sul suo significato, nessuna di queste pienamente accettata dagli studiosi. Si fa risalire il simbolo del dollaro alle monete coloniali spagnole. Lo stemma spagnolo era costituito da due colonne (le colonne d’Ericole) e da un nastro a forma di S con la scritta “Non plus ultra”. Con la scoperta delle Americhe il motto verrà modificato in “Plus ultra”. Secondo altri interpreti il glifo del dollaro ha origine massonica: le due linee verticali sono i pilastri Boaz e Jachin del tempio di Salomone. Un’altra teoria lo vede come il serpente sull’albero della Genesi biblica. Pare che il primo simbolo di dollaro americano è stato fuso a Filadelfia nel 1797 in una fonderia di caratteri tipografici di proprietà di un immigrante scozzese, John Baine.

 

Il simbolo di valuta della lira sterlina (£)

Il simbolo di valuta della lira sterlina (pound sterling, in inglese) è utilizzato ancora oggi nel Regno Unito e in molti ex possedimenti britannici. Come nel caso della lira italiana, il simbolo £ della lira sterlina inglese deriva dalla lettera L di “libra”. Per indicare la loro moneta, i britannici di consuetudine eliminano il termine “sterling” (dal quale noi abbiamo ricavato il termine “sterlina”) e si limitano a utilizzare l’espressione “pound”, traducibile anche come “libbra”. Per non cadere in equivoco, quando si vuole indicare il “pound” inteso come valuta si ricorre al glifo £, quando invece si usa il termine come unità di misura del peso si ricorre alla sigla “lb”.

 

Il simbolo di valuta dello yen giapponese (¥)

Lo yen è la valuta giapponese. In Giappone questo viene chiamato “en” e viene indicato con il carattere kanji “円”. Questo simbolo significa letteralmente “oggetto rotondo” e ha esattamente lo stesso significato della parola yuan in lingua cinese. La pronuncia “yen” e il ricorso al glifo ¥ rappresentano una latinizzazione del nome e del simbolo di questa valuta. Sul denaro giapponese non troverete quindi il simbolo ¥. Lo stesso vale nei negozi giapponesi, che generalmente riportano i prezzi delle loro merci utilizzando il carattere “円”.

 

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