Napoli Sotterranea

Leggende e misteri di Napoli sotterranea

Napoli è una città celebre in tutto il mondo per la sua bellezza, per le sue tradizioni, per la sua luce e per i suoi colori. Eppure, esiste anche un’altra Napoli, su cui non batte mai il sole. Napoli, infatti, è una città che si è sviluppata su più livelli. Esiste una Napoli sotterranea: un groviglio intricato di cunicoli e di cisterne, un posto misterioso e affascinante, ricco di storie e leggende. Oggi parte di queste gallerie sono visitabili. Scopriamo di più sulle leggende e i misteri di Napoli sotterranea.

 

L’estrazione del tufo e la creazione di cisterne

La città di Napoli si trova su un terreno di tufo, ricco di grotte naturali. Con il tempo gli abitanti del luogo hanno imparato a sfruttare la geologia del posto per estrarre materiale da costruzione, e non solo. Nel sottosuolo di Napoli si sono scavati pozzi, caverne, catacombe, raffinate opere di ingegneria idraulica. Già ai tempi dei romani, infatti, Napoli era una città che godeva di acqua corrente e di un ottimo sistema fognario.

 

Napoli Sotterranea come rifugio di guerra

Successivamente, la Napoli sotterranea con le sue cisterne e le sue caverne resterà un luogo frequentato e popolato da diverse figure, di cui alcune molto misteriose. Molto spesso, durante le guerre i napoletani si sono rifugiati nel sottosuolo per difendersi dagli attacchi dei nemici. Succedeva nel medioevo, come è successo anche durante la Seconda Guerra Mondiale.

Durante la Seconda Guerra Mondiale Napoli sotterranea diventa un immenso rifugio. Migliaia di cittadini si rifugiavano nei cunicoli sotterranei per sfuggire ai bombardamenti. Sono rimasti segni molto evidenti di quel periodo. Possiamo leggere ancora oggi tantissimi graffiti, venivano scritti messaggi di ogni tipo. Qualcuno disegnava sulle pareti le figure di donne avvenenti, qualcuno il volto dei personaggi politici dell’epoca, qualcuno un campo da calcio. Napoli Sotterranea proteggeva sogni, speranze e desideri di migliaia di persone. Il rifugio di guerra oggi visitabile aveva 5 ingressi, un sistema elettrico e dei bagni. Il luogo era affollatissimo e la vita doveva essere organizzata nel dettaglio, riproducendo quanto più possibile la vita quotidiana in superficie.

 

I cimiteri sotterranei

Il sottosuolo di Napoli è stato anche luogo di particolari sepolture. Uno dei più celebri esempi di questo tipo di usanza è il cimitero delle Fontanelle, un luogo di sepoltura che raccoglie le spoglie di più di 40.000 persone, di cui molte vittime delle epidemie di peste e del colera. In questo luogo sotterraneo si possono vedere ancora oggi migliaia di ossa, tra cui le celebri “capuzzelle”. Si tratta di teschi anonimi, legati al culto delle “anime pezzentelle”. Nella cultura popolare napoletana questi teschi sono considerati un ponte tra il mondo terreno e quello dei morti. Si dice che, pregando uno di questi teschi, la sua anima appaia poi nel sonno di chi l’ha pregata per rivelarle importanti verità. E anche i numeri del lotto.

 

Il mistero del Munaciello

Una figura profondamente legata a Napoli sotterranea è quella del Munaciello. Munaciello significa letteralmente “piccolo monaco”. Con questo nome si indicavano gli addetti alla manutenzione delle cisterne di Napoli Sotterranea, spesso vestiti con un saio e un cappuccio. Detti “pozzari”, generalmente erano figure molto minute, che potevano infilarsi agilmente nei cunicoli sotterranei. Non di rado questi si muovevano nel sottosuolo attraverso i pozzi privati delle famiglie napoletane. Sulla loro presenza silenziosa e misteriosa sono nate diverse leggende. Il Munaciello è diventato nel folklore un vero e proprio spiritello, che può essere benevolo o malevolo a seconda della simpatia che prova nei confronti di chi incontra. Potrebbe lasciare dei piccoli regali, magari delle monete, oppure rompere degli oggetti e fare dispetti.

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Photo Credits:
Foto di Armando Mancini per Wikimedia