Quanto contante portare in viaggio? Le linee guida generali paese per paese

Quanto contante portare in viaggio? Le linee guida generali paese per paese

Quando si pianifica un viaggio all’estero, una delle domande più frequenti è: quanto contante portare con sé? Con la diffusione globale dei pagamenti digitali e delle carte di credito, potremmo essere tentati di ridurre al minimo la quantità di denaro contante in tasca. Tuttavia, la realtà è che ogni Paese ha le sue abitudini di pagamento, oltre a limiti doganali ben precisi sulla quantità di denaro trasportabile.

In questo articolo approfondiremo tutti gli aspetti legati al trasporto di denaro contante durante un viaggio all’estero. Ci soffermeremo su quali sono i limiti legali imposti dalle normative internazionali, analizzeremo le abitudini di pagamento nei principali Paesi del mondo fornendo tutte le principali informazioni per affrontare un viaggio in modo sereno e organizzato.

 

Quanti contanti si possono portare all’estero?

Iniziamo da una delle domande più comuni: quanti contanti si possono portare all’estero senza violare la legge?

All’interno dell’Unione Europea
Nel contesto europeo, è possibile viaggiare liberamente tra i Paesi membri con una somma inferiore a 10.000 euro in contanti senza obblighi di dichiarazione. Se invece si supera questa cifra, bisogna compilare una dichiarazione doganale da presentare al momento dell’attraversamento della frontiera.

Fuori dall’UE
Quando si viaggia verso o da un Paese extra-UE, la regola dei 10.000 euro rimane valida. Anche in questo caso, se si supera questa soglia, è necessario dichiararlo alle autorità doganali.

Quantità massima di contanti in aereo
In termini di trasporto aereo, non esiste un limite fisso universale per la quantità di contanti in aereo. Tuttavia, ogni Paese applica regole differenti in entrata e in uscita, ed è fondamentale consultare sempre le normative locali prima della partenza.

 

Quanto contante portare all’estero paese per paese

Vediamo ora, per alcune delle destinazioni più frequentate, quali sono le abitudini di pagamento, i limiti legali e le raccomandazioni in merito alla quantità di contante da portare.

Stati Uniti

  • Carte accettate ovunque, anche per piccoli importi.
  • Contanti usati per mance, piccoli acquisti e nei mercatini.
  • È obbligatorio dichiarare somme superiori a 10.000 USD all’ingresso o all’uscita dal Paese.

Consiglio: Portare con sé tra i 200 e i 500 USD (dollari statunitensi) in contanti può essere sufficiente per le spese iniziali.

 

Regno Unito

  • Le carte sono ampiamente accettate, anche per il contactless.
  • I contanti sono ancora usati nei pub e nei taxi, ma meno diffusi rispetto al passato.
  • Oltre i 10.000 euro in entrata o uscita, serve la dichiarazione.

Consiglio: Circa 100-200 GBP (sterline britanniche) in contanti sono utili all’arrivo, ma le spese principali possono essere coperte con carta.

 

Giappone

  • I contanti sono ancora molto utilizzati, soprattutto nei templi, nei mercati e nei piccoli negozi.
  • Le carte di credito non sono accettate ovunque, soprattutto fuori dalle grandi città.
  • È possibile entrare con fino a 1 milione di yen (circa 6.000 euro) senza dichiarazione.

Consiglio: Meglio avere con sé almeno 300-500 euro convertiti in yen, soprattutto per i primi giorni.

 

Thailandia

  • I contanti sono il metodo principale in mercatini, street food e trasporti locali.
  • Le carte sono accettate negli hotel e nei ristoranti più turistici.
  • Limite all’ingresso: non più di 20.000 USD senza dichiarazione.

Consiglio: Portare 200-400 euro in contanti convertiti in baht thailandesi può garantire autonomia iniziale.

 

Australia

  • Le carte di credito e debito sono accettate quasi ovunque.
  • I contanti sono utilizzati raramente ma ancora validi.
  • È necessario dichiarare somme superiori a 10.000 AUD.

Consiglio: 100-200 AUD (dollari australiani) in contanti sono più che sufficienti per affrontare l’arrivo.

 

Emirati Arabi Uniti

  • Le carte sono comunemente usate in città come Dubai e Abu Dhabi.
  • Contanti richiesti in taxi, souk e negozi tradizionali.
  • È obbligatorio dichiarare somme oltre 100.000 AED (dirham degli Emirati Arabi), circa 25.000 euro.

Consiglio: 200-300 euro convertiti in dirham possono essere una buona base.

 

Brasile

  • Nelle grandi città le carte sono molto utilizzate, ma in zone rurali e nei mercati locali i contanti sono fondamentali.
  • Attenzione ai circuiti: non tutte le carte straniere sono accettate ovunque.
  • È obbligatorio dichiarare somme superiori a 10.000 BRL (reais brasiliani), circa 1.800 euro.
    Consiglio: portare 300-500 euro in reais può coprire tranquillamente le prime necessità.

 

Cina

  • I sistemi di pagamento mobile come WeChat Pay e Alipay sono molto diffusi, ma spesso richiedono un conto bancario cinese.
  • Le carte internazionali non sono accettate ovunque, specialmente nei negozi locali o nei mezzi pubblici.
  • I contanti restano fondamentali, soprattutto per chi non ha accesso ai metodi di pagamento digitali cinesi.
  • È obbligatorio dichiarare importi superiori a 20.000 yuan (circa 2.600 euro).

Consiglio: meglio portare almeno 400-600 euro in yuan, specialmente se non si dispone di sistemi di pagamento mobile locali.

 

India

  • I contanti sono ancora largamente utilizzati, specialmente nei mercati, nei trasporti e nelle zone rurali.
  • Le carte funzionano nelle grandi città e negli hotel, ma non ovunque.
  • È richiesto dichiarare somme oltre 25.000 rupie indiane (circa 280 euro) in entrata, ma è permesso portare valuta estera per un valore equivalente a circa 5.000 USD senza formalità.

Consiglio: avere con sé 250-400 euro in rupie indiane garantisce una buona autonomia, soprattutto nelle prime tappe.

 

Turchia

  • Le carte sono molto diffuse nelle città, hotel e negozi, ma nei bazar, nei trasporti e nei piccoli ristoranti il contante è spesso preferito.
  • Il Paese ha una forte cultura del pagamento diretto e spesso la trattativa è più agevole con il contante.
  • L’ingresso con valuta straniera è libero, ma sopra i 10.000 USD va fatta dichiarazione doganale.

Consiglio: partire con 200-300 euro convertiti in lire turche è un buon punto di partenza per affrontare ogni evenienza.

 

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In conclusione, possiamo dire che decidere quanto contante portare in viaggio dipende da molteplici fattori: la destinazione, le abitudini locali, le regole doganali e la propria modalità di spesa. Tuttavia, è sempre consigliabile portare con sé una piccola somma in valuta locale (almeno 100-500 euro equivalenti), combinata con uno o più metodi di pagamento digitali.

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